domenica 25 marzo 2012

Land art: Spiral Jetty di Robert Smithson


Il termine Land art è stato coniato nel 1969 da Gerry Schum e sta ad indicare il lavoro di alcuni artisti, soprattutto anglosassoni e statunitensi, che a partire dagli anni '70 sono intervenuti sul paesaggio naturale per creare nuove forme d'arte (mi verrebbe da dire "altre forme d'arte"). Con la land art l'arte esce al di fuori delle gallerie e dei musei e addirittura supera il concetto classico di arte, intesa come imitazione della natura, in quanto ci troviamo di fronte alla natura stessa plasmata dalle mani dell'uomo. 

Nella land art i deserti, le montagne, i campi, i fiumi e i laghi (come nel caso dell'opera di Smithson) diventano sconfinate e gigantesche tavolozze attraverso cui l'arte cessa di essere oggetto per ritornare ad essere pure espressione di ciò che già esiste.

Tra gli esponenti più brillanti di questo movimento c'è sicuramente Robert Smithson che nel 1970 creò questa meravigliosa "opera" (ha ancora senso parlarne in questi termini?) nel Grande lago salato dello Yutah che s'intitola Spiral Jetty. Smithson per realizzarla ha utilizzato solamente ciò che aveva a portata di mano, ovvero pietre, sabbia e cristalli di sale. L'opera ha un diametro di 450 metri e per essere pienamente apprezzata deve essere "vista" dall'alto. La particolarità di quest'opera è che scompare e riappare a seconda del livello dell'acqua del lago: quando fu realizzata il livello dell'acqua era particolarmente basso e l'opera rimase visibile per molto tempo, poi un successivo innalzamento dell'acqua la sommerse per parecchi anni. Nel 2010 l'opera era di nuovo visibile per scomparire di nuovo nel giugno del 2011. Altra caratteristica dell'opera è la stretta interconnessione con gli organismi viventi del lago, quali alghe e batteri, che conferiscono all'acqua un particolare colorito rossastro violaceo che mette in risalto la forma concentrica dell'opera creata dalla sabbia e dai cristalli di sale.
Picture by Ray Boren
Picture by George Steinmetz


Non so spiegare cosa provo esattamente guardando queste immagini, ma forse la sensazione che meglio si avvicina è lo stupore e un vago senso di ipnosi. Esiste anche un filmato dell'epoca realizzato dallo stesso artista ed un timelapse girato da qualche fortunato visitatore


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